7 settembre – 7 ottobre 2011
Istituto Italiano di Cultura, Londra
Dal 7 settembre 2011 l’lstituto di Cultura Italiana di Londra, in collaborazione con la Collezione Maramotti, ospiterà Synecdoche Vedute di Flavio de Marco.
La mostra è una rivisitazione – una sineddoche – del progetto Vedute presentato alla Collezione Maramotti nei mesi scorsi.
La veduta di città è elemento fondante nella ricerca artistica di de Marco, focalizzata sull’esperienza del paesaggio attraverso il linguaggio della pittura.
Con questo progetto, rispetto alla caratterizzazione assunta dalla fine degli anni Novanta in poi, il suo lavoro si apre a nuove forme di rappresentazione a partire da un’esperienza in differita: fotografie, manifesti e depliant pubblicitari, mappe, marine e guide turistiche, immagini dalla storia dell’arte, astrazioni cromatiche, copie di dipinti.
Il ciclo di opere realizzate afferisce a sei città con le quali l’artista ha intrattenuto importanti relazioni intime e intellettuali: Lecce, Bologna, Milano, Roma, Berlino e Londra.
Nella mostra sarà esposto l’intero ciclo di lavori dedicato a Londra (un dipinto di grandi dimensioni e tre opere formato cartolina) e quindici opere di piccolo formato delle altre cinque città.
Per la rassegna londinese la partecipazione di Teho Teardo e di Paolo Nori – già invitati dall’artista a sviluppare in parallelo la loro visione delle sei città con un contributo
rispettivamente musicale e letterario, inseriti nel volume che accompagna la mostra – sarà live, negli stessi spazi che ospitano l’esposizione.
Il 15 settembre 2011 è in programma Synesthesia in cui Paolo Nori, riconosciuto affabulatore, nel corso di un reading, proporrà al pubblico le sue vedute di città e Teho Teardo alla chitarra e all’elettronica, accompagnato dalla violoncellista Martina Bertoni, presenterà brani nati dalla collaborazione con de Marco arricchendo il palinsesto con altre sue composizioni da note colonne sonore per il cinema. La chitarra e l’elettronica di Teardo e il violoncello della Bertoni rimettono in discussione il loro passato alla ricerca di nuove relazioni tra tradizione e sonorità contemporanee, ridefinendone i confini.
L’appuntamento si inscrive nell’approccio multidisciplinare, proprio della formazione di de Marco nell’esperire il reale e nella sua elaborazione rispetto alle radici culturali in cui si colloca.
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