Fiamma pilota le ombre seguono
Alessandro Pessoli
Tre grandi tele si richiamano e si rispecchiano evocativamente l’una con l’altra e assumono come matrice, come “fiamma pilota” il complesso soggetto della Crocifissione.
La pittura di Pessoli è eclettica, ricca di memorie e sedimentazioni storiche (dalla metafisica, al surrealismo, alla cultura visiva popolare) con le quali intrattiene un’adesione empatica, riuscendo perfettamente a interiorizzare il senso di una continuità nella storia dell’arte.
In questa mostra, come in altre opere della sua recente produzione, le immagini appartenenti a una tradizione iconografica religiosa si attualizzano e divengono portatrici di potenziali reinvenzioni figurali.
Mantenendo questo registro di fondo, Pessoli reinventa, ricalibra le forme e l'intensità emotiva di queste figure mettendole in stretto dialogo col paesaggio che le accoglie, attribuendo loro una diversa leggerezza, creando un equilibrio fra dramma e giocosità pittorica.
Processualmente il suo lavoro è costruito con una fluida eterogeneità di tecniche e di stili: la manualità artigianale del collage e della vernice spray applicata mediante l’uso di mascherine, si compenetra col più tradizionale gesto pittorico, diventandone parte integrante.
La pittura di Pessoli si forma pertanto attraverso un processo di costruzione e decostruzione linguistica, simbolica, fisica, in cui spesso le parti cancellate, coperte, sopravvissute costituiscono la struttura portante del dipinto, alla ricerca di una verità interiore, che si manifesta nella vitalità dell’immagine e della pennellata, obiettivo a cui l’artista continuamente tende nel suo lavoro. La pittura è sempre stata per Pessoli un linguaggio di elezione, dal suo inizio, fine degli anni Ottanta, ad oggi.