13–14 aprile 2019
In occasione del Festival di Fotografia Europea 2019 – dal titolo “Legami. Intimità, relazioni, nuovi mondi” – e in concomitanza con l’apertura del progetto The Fountains of Za’atari di Margherita Moscardini, Atelier dell’Errore BIG riapre al pubblico il proprio studio-spazio espositivo presso la Collezione.
Il tema del Festival sembra descrivere l’universo dell’Atelier dell’Errore, laboratorio di arti visive dedicato ai ragazzi della Neuropsichiatria, “scultura sociale” in cui il disegno, la performance, la fotografia e il video, diventano esperienza collettiva generatrice di realtà altre, radicate nel quotidiano e allo stesso tempo portatrici di visioni e immaginari fantastici. Gli unici soggetti rappresentati sono animali, la gomma è bandita e l’errore è considerato un valore positivo.
AdE Identikit 01 è un autoritratto segnaletico per immagini video e fotografiche dell’Atelier, uno sguardo sul processo creativo dei ragazzi nello spazio-studio in cui lavorano da quasi quattro anni.
In dialogo con le opere – i disegni potenti e immaginifici dei ragazzi, abitati da creature minacciose e protettive al tempo stesso – una videoproiezione e dodici fotografie di grande formato (novità assoluta nella pluriennale esperienza dell’AdE) si offrono come scorci della vita dell’Atelier, delle sue narrazioni, delle relazioni tra i giovani artisti nell’esperienza condivisa, intima e deflagrante dell’atto artistico.
Le fotografie in mostra, scattate da Luca Santiago Mora, fondatore e direttore artistico dell’Atelier dell’Errore, appartengono a tre diversi nuclei (tutti inediti) che identificano diverse sfaccettature della storia dell’Atelier: Cover, Black Dürer e The Bird.
Cover documenta alcuni momenti chiave dell’attività degli ultimi anni, fissa delle immagini iconiche nel loro percorso, mettendo al centro i giovani artisti e la loro presenza fisica.
Black Dürer, attraverso una serie di scatti quasi astratti e metafisici in cui l’immagine si dà per riflesso, suggerisce il rapporto dei ragazzi con l’oggetto artistico, e in particolare con un’opera di Claudio Parmiggiani presente nell’esposizione permanente della Collezione Maramotti.
The Bird rappresenta il momento di trasformazione, l’ibridazione, la reinvenzione e l’espressione fluida del sé nell’atto performativo, come azione salvifica e quotidiana.
Il confronto con la performance non è nuovo all’Atelier dell’Errore. A partire dal 2017 il reading teatrale Piccola Liturgia Errante è stato presentato, in forme diverse, in varie sedi e città italiane, a Ravenna per il Teatro delle Albe, a Torino per Torino Spiritualità e alla Triennale di Milano per il Teatro dell’Arte. A fine aprile 2019 i ragazzi dell’Atelier saranno protagonisti di una performance ad Arte Sella, in collaborazione con Mario Brunello.
Domenica 14 aprile, in occasione dell’apertura straordinaria del loro studio, Atelier dell’Errore BIG scs in collaborazione con Atelier dell’Errore onlus, presenteranno una performance dal titolo Da vicino nessuno è un disegno (ispirato al “…Da vicino nessuno è normale” di Franco Basaglia), una “improvvisazione controllata” che, a partire dai macro-dettagli fotografici di tre disegni, ridotti a segni informi apparentemente insignificanti, traccia le possibilità di sviluppo che quei disegni, nella loro unica forma finale, non hanno avuto.
Le potenzialità dei disegni, attivate dall’energia narrativa visionaria dei ragazzi dell’Atelier, illuminano zone a cui a tutti è dato “guardare” ma in cui solo pochi sanno “vedere”, mostrando come l’essenza dell’esercizio artistico coincida con una capacità dello sguardo: un’abilità, più che tecnica, poetica.
Atelier dell’Errore | Open studio: AdE Identikit 01
13–14 aprile 2019
Collezione Maramotti
13 aprile:
ingresso riservato ai partecipanti dell’inaugurazione del progetto di Margherita Moscardini.
14 aprile:
Ingresso libero ore 10.30–18.30.
Ore 11.00: performance Da vicino nessuno è un disegno. Ingresso libero fino a esaurimento posti.