Due
Margherita Manzelli
La Collezione Maramotti è lieta di presentare DUE, una mostra di nuovi lavori di Margherita Manzelli.
La mostra ospita due tele a olio, di uguali dimensioni, alle quali l’artista ha lavorato contemporaneamente per questo progetto espositivo. I due dipinti sono uno chiaro e uno scuro, posizionati simmetricamente nello spazio espositivo, per conferire loro la stessa possibilità di raggiungere intensità pittorica, operando su due toni opposti.
Margherita Manzelli non usa modelle né fotografie; la pittura, che per lei è lo strumento più semplice, più istintivo, cattura le precise immagini che ha nella testa, conducendo l’invisibile dentro al reale del dipinto.
La pittura, stratificandosi e cancellandosi, decomponendosi e ricomponendosi, diventa l’unica realtà in cui immagini sulla tela e immagini immateriali giungono a sfiorarsi, sovrapponendosi.
Le immagini che abitano i suoi quadri sono archetipi umani femminili, figure sempre più arcaiche, attualizzate formalmente con gestualità e posture spesso forzate, il cui scopo è di ricondurre le figure al ruolo di concise forme nello spazio, soggette alle regole dei valori formali. Lo sfondo si distacca totalmente, assume grande rilievo ed evolve in modo sempre più sintetico, a tratti enfatizzando e, contemporaneamente, entrando in competizione visiva con le figure.
Spesso le mostre sono completate da una performance. In passato questa costituiva un sostegno, un ancoraggio tra l’artista ed il proprio lavoro. Più di recente, la forza e l’energia delle “azioni” è stata assorbita dal dipingere, trasformazione naturale da cui trapela la volontà di riconsegnare la pittura alla sua purezza.
La Collezione Maramotti con questa mostra apre il terzo anno di attività dello spazio progettuale, che ospita opere realizzate ad hoc dagli artisti invitati. Le opere divengono parte della Collezione permanente con l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e di accrescimento del patrimonio iconografico con quelle della sua fruizione pubblica. Pattern room, così è titolato lo spazio, è il locale dove in passato – quando l’edificio era fabbrica di produzione – venivano realizzati modelli e prototipi. Dimensione progettuale e sperimentazione accomunano la vocazione di questo luogo, dal passato ad oggi.