Saburo Teshigawara Progetto Saburo Teshigawara31 ottobre – 5 novembre 2017
Il 31 ottobre il Teatro Ariosto ospiterà la prima europea di Tristan and Isolde (presentato in prima assoluta a Tokyo nel giugno 2016), interpretato da Rihoko Sato e dallo stesso Teshigawara. Lo spettacolo è costruito a partire da estratti di Tristano e Isotta, opera monumentale di Richard Wagner, immaginata e arrangiata come una musica originale e un’opera. La composizione, dalla texture musicale connotata dalla ripetizione, è basata sulla convinzione del fatale fallimento della passione amorosa, dell’infinito legame spirituale e metafisico che esiste tra gli amanti e della sola possibile conclusione del loro amore nella morte. Coerente con la visione artistica di Teshigawara, la coreografia è un viaggio poetico che utilizza diversi mezzi espressivi. Apparentemente poco narrativa, la pièce mette in primo piano la dimensione sensuale ed espressiva rispetto a quella razionale: i corpi dei danzatori, che incarnano gli sfortunati amanti, si fanno messaggeri dell’indicibile, per giungere alla nostra anima. Teshigawara, che spesso accompagna le sue creazioni con propri componimenti poetici, ha scritto su Tristan and Isolde: Dall’1 al 5 novembre gli spazi della Collezione Maramotti accoglieranno Pointed Peak, una performance site specific originale creata da Teshigawara appositamente per la Collezione. Le cinque repliche, interpretate dal coreografo stesso insieme a Rihoko Sato ed Eri Wanikawa, rappresentano un’irripetibile occasione per assistere alla performance nel luogo, che il coreografo ha visitato lo scorso marzo, a cui essa è ispirata e dedicata. Partendo dalle proprie sensazioni sulle opere d’arte, sullo spazio che le ospita, carico di memoria di ciò che ha accolto nel tempo, Teshigawara, fin dal primo sopralluogo, le ha connesse a importanti elementi della sua ricerca e della sua dimensione espressiva, primo fra tutti il movimento come condizione esistenziale. La sua è un’intensa, fluida, elegante fisicità attraversata dall’aria, intesa come spazio e respiro, che connette interno ed esterno in uno stile che affonda le sue radici nella tradizione nipponica e marziale, con uno sguardo alle estetiche occidentali per giungere alla creazione di esperienze sensoriali e poetiche, cariche di simboli e suggestioni.
Programma 31 ottobre 2017 1-5 novembre 2017 con il supporto di The Japan Foundation, Tokyo
Ingresso libero fino a esaurimento posti, prenotazione consigliata: tel. +39 0522 382484 / email: info@collezionemaramotti.org
Rassegna stampa selezionata M. C. Bizzarri, N. Dusi, Danzare sui vetri, in "Doppiozero.com", 14 gen. 2018
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