7ª edizione 2017-2019 Helen Cammock
Nel lamento io cerco forza e resilienza.
Helen Cammock
Per la settima edizione del Max Mara Art Prize for Women la vincitrice Helen Cammock (n. 1970) ha presentato un film, una serie di stampe su vinile, un fregio serigrafato e un libro d’artista che intrecciano storie femminili di perdita e resilienza con musiche barocche composte da musiciste del Seicento, al fine di esplorare il concetto del lamento nelle vite delle donne attraverso il tempo e le geografie.Settima edizione del Max Mara Art Prize for Women, vincitrice Helen Cammock
Le artiste finaliste e la giuria
Finaliste: Helen Cammock, Céline Condorelli, Mandy El-Sayegh, Eloise Hawser, Athena Papadopoulos
Giuria: Iwona Blazwick OBE, Direttrice di Whitechapel Gallery (presidente); Rachel Spence, critica d’arte; Vanessa Carlos, gallerista; Laure Prouvost, artista; Marcelle Joseph, collezionista
Il progetto vincitore dell’edizione
Che si può fare (What can be done), il progetto vincitore che Cammock ha presentato per il Max Mara Art Prize for Women, riprende il titolo di un lamento preoperistico risalente al 1664 della compositrice italiana Barbara Strozzi (1619-1677).
Poetessa visiva i cui disegni, stampe, fotografie e filmati si affiancano a parole e immagini, nella sua pratica artistica Cammock abbraccia testo, fotografia, video, canzone, performance e incisione, con l’obiettivo di mettere in discussione le narrative storiche tradizionali sull’identità dei neri, delle donne, sulla ricchezza, sul potere, la povertà e la vulnerabilità.
Il progetto intende rievocare il potere delle voci femminili dall’epoca del barocco - attraverso le musiche di due compositrici del tempo, Barbara Strozzi e Francesca Caccini (1587-1641) - fino alle testimonianze contemporanee dell’Italia di oggi.
Residenza
Durante la residenza in Italia organizzata per l’artista da Max Mara e Collezione Maramotti, Cammock ha viaggiato tra Bologna, Firenze, Venezia, Roma, Palermo e Reggio Emilia. Nel corso della residenza storici, musicisti, artisti e cantanti hanno aperto i loro archivi e condiviso narrazioni e ricerche con l’artista.
Che si può fare (What can be done)
Whitechapel Gallery (25 giugno – 1 settembre 2019)
Collezione Maramotti (13 ottobre 2019 – 8 marzo 2020)
Risultato della residenza di sei mesi in Italia organizzata per Cammock da Collezione Maramotti, il progetto dal titolo Che si può fare (What can be done) esplora l’espressione del lamento e riscopre voci femminili nascoste.
Attraverso un film, una serie di stampe su vinile, un fregio serigrafato e un libro d’artista, Cammock racconta alcune delle donne che ha incontrato durante la sua residenza. Un gruppo eterogeneo composto da attiviste, migranti, rifugiate, suore e donne che hanno combattuto la dittatura fascista. Le loro testimonianze sono intercalate con brani musicali e filmati girati in Italia durante la residenza, in un complesso collage visivo e orale.
Tre incisioni dai colori saturi rappresentano musica e voce, mentre un fregio dipinto di sei metri di lunghezza, restituisce immagini e parole legate alle protagoniste raccontate nella pellicola.
Cammock ha preso lezioni di canto lirico per imparare l’aria di Strozzi Che si può fare, esercitandosi nel corso di tutta la sua residenza.
In occasione dell’apertura della mostra, l’artista ha interpretato dal vivo l’aria di Strozzi. Ad accompagnarla una trombettista jazz e un gruppo di donne incontrate durante la residenza, che ha contribuito alla performance con intervalli di danza sulle note delle arie di Francesca Caccini.
La musica diventa un elemento pervasivo dell’opera di Cammock e della performance, rivelando una connessione inaspettata tra la musica barocca e il blues, accomunati dall’espressione del lamento.
Dopo la prima tappa dell’esposizione alla Whitechapel Gallery di Londra, Cammock ha rielaborato l’allestimento delle opere adattandolo agli spazi della Collezione Maramotti.
Successivi riconoscimenti
Dopo aver vinto il Max Mara Art Prize for Women Cammock ha ricevuto il Turner Prize nel 2019 insieme a Lawrence Abu Hamdan, Oscar Murillo e Tai Shani, e nel 2023 le è stato conferito il Paul Hamlyn Foundation Award for Artists.
Titolo: Helen Cammock. Che si può fare
Testi di: Rizvana Bradley, Taylor Le Melle, Laura Smith
Intervista a Helen Cammock di: Bina von Stauffenberg
Editore: Whitechapel Gallery, Londra
Anno di pubblicazione: 2019
Numero di pagine: 144
Dimensioni: 21,5 x 28 cm
Lingua: inglese / italiano